
Devi metterci tu l’amore che non ci mette lui
Sarà che negli ultimi giorni sono stato a contatto con Brizzi, sarà che ho ricominciato a viaggiare ✈️, o sarà che semplicemente sono arrivato a Milano🏙…
ma il mio cuore è stato ricostretto ad APRIRSI velocemente e con voti alti.
Scherzo, con voti alti no, ma velocemente si.
La scena è questa.
Arrivo in sala colazione alle 10:00 sfidando la sorte.
Sono a Milano e lo so benissimo che se arrivo tardi a fare colazione la mia capacità di “vedere la bellezza” potrebbe fare gli straordinari.
La colazione era dalle 7:00 alle 10:00, e già sugli orari della colazione vabbe’… discutibili. Ma non voglio parlarne adesso.
Arrivo alle 10 in punto, e i camerieri con la loro grande puntualità avevano già rimosso tutto dal buffet. 🥓🧇
Ma dico come è possibile? Aver già rimosso tutto dal buffet alle 10:00 quando chiudeva alle 10:00 ????
Cosa stavano facendo i camerieri?
Aspettavano col cronometro in mano alle 9:59 in modo tale da stabilire un record nel “liberamento del buffet”? ⏱

Sono cose che non sapremo mai…
Dato che siamo noi a creare la nostra realtà potrebbe anche essere che il buffet pieno di cibo non sia mai esistito. 🤔
Fatto sta che alle 10:00 il tavolo era già vuoto, e io che speravo in una toccata e fuga dell’ultimo secondo rimango tristemente deluso.
Un pensiero improvviso occupa meccanicamente la mia mente:
“Lo sapevo che non dovevo farmi la barba!”
Farmi la barba stamattina mi ha fatto perdere quei 7-8 minuti che mi hanno messo davanti a questo scenario.
L’universo che si organizza per farti evolvere.” 🌎
Come direbbero i maestri.
Fatto sta che io ero disposto ad evolvere questa mattina, ma volevo anche mangiare qualcosa!
Allora cosa fare?
Rispolvero tutte le tecniche di assertività che mi vengono in mente alle 10 del mattino senza aver fatto colazione, e chiedo al cameriere se è possibile ancora mangiare qualcosa.
Con la coda dell’occhio però avevo già visto attraverso il vetro della cucina una scatola molto grande piena di prosciutto.
Eccola!
Quella sarà la mia salvezza.
Un piatto di prosciutto e formaggio è più che sufficiente come colazione.
Almeno per arrivare fino a pranzo…
Cosciente del fatto che se qui a Milano faccio lo stesso numero anche all’orario di pranzo potrebbe capitarmi MOLTO di peggio!
Mi serve solo qualcosa da mettere sotto i denti per avere un’autonomia fino alle 13:00/13:30!!!!
Il cameriere allora si rivolge al cuoco, un ragazzo con lineamenti orientali, e gli chiede di prepararmi un piatto di prosciutto e formaggio.
Io stavo aspettando il suo NO, pronto a dirgli:
“Ma guarda che il prosciutto è dietro di te imbecille.”
Ma il cuoco non dice NO.
Semplicemente il demone che lo possiede guarda me e il cameriere in cagnesco, e senza rispondere si affaccenda a prepararmi il piatto. 😡

Soddisfatto del risultato ottenuto torno al mio tavolo felice del fatto che anche stamattina mi sono procacciato il cibo.
Ma non è finita qui!
Dopo qualche minuto scende il mio assistente Luigio che ignaro di tutto questo con il suo bel sorrisetto cerca anche lui il buffet per la colazione.
Il buffet non c’è più.
È rimasto il mio piatto di prosciutto e formaggio che ovviamente dividiamo.
Non posso mica farlo stare a digiuno…
Ed è a quel punto che arriva la lezione che mi ha spinto a scrivere questo post.
Devi metterci tu l’amore che non ci mette lui.
Quella scena era veramente surreale, hai il cibo in cucina, per un servizio che ho pagato, e mi dici che il buffet è chiuso per 3 minuti di ritardo!?!
PRONTOOOO?
Ci sono due ragazzi che hanno fame, fagli mangiare qualcosa testa di cavolo!
In questo caso – meccanicamente – sarebbe semplice provare rancore verso queste persone, ma quello che dico a Luigio è un po’ diverso.
Guardo oltre il vetro della cucina e vedo la tristezza di quel ragazzo, che magari è in piedi dalle 6 del mattino e non vedeva l’ora di staccare alle 10 perché fa un lavoro che odia. 😔
Noi che facciamo un lavoro su di noi, se veramente siamo degli ESSERI SUPERIORI, non dobbiamo crederci MEGLIO DI LORO, ma dobbiamo EMPATIZZARE MEGLIO DI LORO.

Non dico che dobbiamo restare a digiuno, ma semplicemente che abbiamo una responsabilità maggiore.
Siamo noi che dobbiamo vedere la bellezza, non loro.
Ed è qui che ci commuoviamo entrambi mentre mangiamo il nostro piatto di prosciutto e formaggio.
Non è semplice lo so. È molto più semplice recriminare, odiare, chiudersi, rimuginare.
Mi sono ritrovato a 30 anni che pensavo di aver capito tutto della vita, quando in realtà mi ero chiuso in un mondo che non mi faceva vedere tutto questo.
Ed è di questo che abbiamo bisogno: Vedere la bellezza dove altri non la vedono, senza però farci calpestare.
“Siate scaltri come serpenti ma leggeri come le colombe”
diceva Gesù.
Facciamolo anche noi, facciamolo tutti.
Noi abbiamo una responsabilità maggiore, quel ragazzo potrebbe passare tutta la vita a fare un lavoro che non gli piace, ma noi abbiamo il DOVERE di vedere la bellezza in lui.
E chissà che anche lui un giorno non passi da questa parte. A vedere il mondo come lo vediamo noi.
Alla prossima.💚🔥